(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
8 Novembre 2024 –
Venerdì – 31a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 16,1-8
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
Parola del giorno: “Che cosa sento dire di te?”
“Che cosa sento dire di te?” è una domanda che ci spinge a fermarci e a riflettere su come stiamo amministrando ciò che ci è stato affidato. Non si tratta solo dei beni materiali, ma dei doni e delle responsabilità che Dio ci ha dato: il nostro tempo, le nostre capacità, le relazioni. Questo interrogativo, come un richiamo alla coscienza, ci invita a valutare se stiamo vivendo con fedeltà, o se invece stiamo “sperperando” le risorse e i talenti che Dio ci ha affidato.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani