(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
30 Dicembre 2024 –
Lunedì – 6° giorno nell’ottava di Natale
Vangelo del giorno: Lc 2,36-40
Dal Vangelo secondo Luca
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del giorno: “… mise anche lei a lodare Dio …”
Maria e Giuseppe sono fedeli alla tradizione. Portano il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Il vecchio Simeone lo accoglie tra le braccia, ispirato dallo Spirito Santo benedice Dio: ora può andarsene in pace, perché i suoi occhi hanno visto la salvezza promessa dal Signore. Si stupiscono i genitori di Gesù. Dopo l’annuncio dell’Angelo Gabriele, la profezia di Simeone ne è il compimento: Maria avrà anch’essa l’anima trafitta, quel figlio dovrà patire per la risurrezione di molti. C’è pure una donna, vedova, molto avanti negli anni, sempre lì nel tempio, giorno e notte, digiuno e preghiera. Ispirata, loda Dio: anche lei sa che quel bambino è l’atteso per la redenzione del mondo. Quella profezia è per noi storia vera da duemila anni. Ma la nostra lode al Signore è cantico lento e distratto.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani