(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
23 Dicembre 2024 –
Lunedì – Feria di Avvento
Vangelo del giorno: Lc 1,57-66
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Parola del giorno: “ … gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua …”
Come in altri passi del Vangelo l’assenza di parola viene guarita dalla potenza di Dio perché a Lui si porti lode. E anche Zaccaria, che aveva dubitato, diventa ora testimone e “parla benedicendo Dio”. Quanto abbiamo bisogno, oggi e sempre, che le nostre lingue si sciolgano in una dolce e perenne lode a Colui che “ha fatto grandi cose”. E nella lode a Lui troveremo la pace.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani