Sora / Catarinelli tranquillizza gli Lsu dopo la lettera pubblicata su un quotidiano locale

Assessore Gianni Celli Catarinelli

Arriva puntuale come un orologio svizzero la replica dell’Assessore all’urbanistica Giovanni Celli Catarinelli (in foto), indirizzata agli Lsu dopo l’articolo pubblicato lo scorso 19 febbraio su un noto quotidiano locale: “In risposta all’articolo pubblicato lo scorso 19 febbraio su un quotidiano del comprensorio dagli Lsu, il sottoscritto rispetta la scelta “di non voler entrare di nuovo nel merito della questione”, proprio perché  è in atto un procedimento di fronte alla magistratura ed è soltanto il tribunale la sede opportuna per farlo.

Leggo -si evince dalla nota – che i lavoratori si sono sentiti offesi e insultati, ma nelle mie parole non c’erano né offese né insulti, soltanto la semplice spiegazione delle ragioni che giustificano la posizione dell’amministrazione che rappresento. Una posizione che deriva da precise prescrizioni contenute in leggi dello Stato.

Mi limito a porre una domanda: pensate davvero che io e l’amministrazione manteniamo la posizione che stiamo tenendo in un momento così delicato per puro sfizio  o malvagità? Mi permetto di darvi un consiglio spassionato: guardatevi attentamente dai cattivi consiglieri o  finti amici, che con opportunismo profittano della vostra momentanea precarietà.  Per l’amministrazione sarebbe molto più semplice e politicamente più conveniente procedere al vostro reintegro e, se fossimo certi che ciò non comportasse un danno per il comune, lo faremmo seduta stante, credetemi, ma così non è!”.

Celli poi ha sottolineato: “Purtroppo la realtà è che il reintegro comporterebbe conseguenze avverse all’istituzione, che, con il senso del dovere, rappresentiamo. In tal caso sì che dovremmo parlare di una mancanza di rispetto nei confronti di tutti  cittadini.A parte le polemiche sterili, l’unica cosa che mi preme di evidenziar è  che non venga messa in dubbio la nostra buona fede. D’altro canto, ripeto, non si riesce sinceramente a capire quali dovrebbero essere le diaboliche motivazioni che starebbero dietro la nostra scelta,  per nulla soggettiva e per giunta anti populista.

Celli concludendo il proprio intervento ha dichiarato: “Io, come voi avete scritto nel vostro articolo, ho sempre avuto, e continuo ad avere, piena stima di voi in quanto lavoratori, ma prima di tutto come persone e cittadini. Il lato privato e umano, però, non deve soverchiare quello civile e sociale.  Voi insieme ai vostri legali portate avanti una battaglia, ritenendo  valide le vostre ragioni, noi dal canto nostro, rappresentando un ente pubblico, siamo certi di questa posizione, al di là della nostra comprensione umana  e personale. Il mio rammarico è che, qualcuno utilizza la vostra situazione per fare pubblicità, strumentalizzando una questione delicata e ancora in fase di definizione legale“.

 

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