Sora / Stefano Tamburrini preparatore dei portieri per passione sogna la serie A

 

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Ha appeso gli scarpini al chiodo come portiere di calcio a undici, da tempo, a causa di un brutto infortunio alla spalla destra, ma la passione per il calcio e, soprattutto per quel ruolo non è mai finita. Stiamo parlando di Stefano Tamburrini, (in foto) classe 1976 che, non potendo più stare tra i pali, ora svolge la professione di preparatore dei portieri per il Casalvieri società che milita nel campionato di I categoria. Incontrato in un noto locale sorano, il rampante quarantenne, ha dichiarato: “Ho terminato la mia carriera di estremo difensore nella Virtus Broccostella, qualche anno fa e, prima di allenare i portieri del Casalvieri, ho toccato il cielo con un dito quando ho preparato i portieri per conto del Città di Sora calcio a 5 femminile. Purtroppo non ho continuato per motivi di famiglia”.

Quindi?Dopo quella brillante esperienza, Piero Vitale mi ha traghettato nel sodalizio cominense di cui sopra e del quale faccio parte tuttora. Sono stato accolto a braccia aperte dai dirigenti, dai ragazzi e dall’allenatore, perché hanno riconosciuto che, la mia figura è importante tanto quanto altre cariche dello staff tecnico”.

Come ti trovi a Casalvieri? Molto bene, e sono stimato da tutti, tant’è che mi è stato chiesto anche di allenare il portiere della formazione di calcio a undici femminile, inoltre mi hanno fortemente voluto quale preparatore della scuola calcio e mi hanno affidato due ragazze”.

Qual è il tuo sogno?Allenare i portieri della mia città, e mi riferisco al Sora Calcio che, purtroppo ora non c’è più dopo il fallimento. Comunque apprezzo il lavoro svolto da mister Rocco Di Piro, un vero e proprio factotum della Vis Sora, ma ci sono anche altre realtà come l’Atletico Sora, però non è la stessa cosa malgrado la buona volontà”.

Hai frequentato diversi stage che arricchiscono il tuo palmares di preparatore dei portieri, è così?Sì, la Apport mi ha comunicato una serie di stage da compiere come preparatore dei portieri di calcio a undici a Roma, con la supervisione di Grigioni preparatore a sua volta di una compagine di serie A. Ma ringrazio anche Luca Lottici un valido collaboratore, lo stesso Paolo Lucente, e va detto che, l’anno scorso sono stato a Fano, dove ho preso parte ad uno stage di calcio a 5 femminile con il Città di Sora ed ho incontrato i migliori preparatori in circolazione come Davide Calabria e lo stesso Arnaldo Costanzi, insomma vari esperti che mi hanno trasferito concetti importanti perché da loro si può soltanto imparare”.

Qual è il tuo traguardo? In effetti l’ho già raggiunto, in quanto ho allenato la serie A di calcio a 5, con il Città di Sora nella stagione 2014/2015 e sono stato più che soddisfatto: indubbiamente mi piacerebbe ripetere quella brillante esperienza. Nella stessa stagione ho avuto l’onore di vedere giocare una ragazza che milita nalla S. s. Lazio calcio a 5 ossia la brasiliana Lucy Lea: si tratta di una ragazza campione del mondo e che ha vinto il pallone d’oro”.

Il tuo è un mestiere o una fulgida passione? “A me piace il calcio e sono diventato preparatore dei portieri per mera dedizione. Ma più si va avanti e più bisogna aggiornarsi, perché ci sono anche dei portieri che presentano dei problemi fisici e su quelli bisogna lavorare affinché possano esprimersi al meglio nelle gare ufficiali. Mi auguro che anche a Sora venga istituita, quanto prima, una struttura per allenare dei migliore dei modi i portieri con attrezzature mirate, oppure organizzare un’accademia riservata proprio alla promozione, formazione e crescita dei portieri”.

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