Gli “Amici del MoVimento 5 Stelle Sora” nelle scorse settimane hanno incontrato i residenti di S. Vincenzo Ferreri nell’ambito della campagna “Tra la gente, con la gente”. Purtroppo, dall’incontro con le persone sono emersi problemi, vecchi e nuovi, mai risolti.
Il sentimento di abbandono e di delusione è l’elemento che accomuna tutti i sorani ed in particolare quelli che vivono in periferia, ma a questi sentimenti si accompagna la rabbia per non essere stati ascoltati e per aver constatato che le promesse fatte non sono state rispettate.
Fra i vari problemi i residenti di S. Vincenzo hanno precisato che manca un punto di aggregazione, soprattutto per i giovani, da quando le ex scuole (in foto) sono state dichiarate inagibili in seguito al terremoto del L’Aquila. Nonostante varie rassicurazioni, l’edificio non è stato risistemato e la mancanza di manutenzione nel tempo finirà per renderlo irrecuperabile.
Come per il resto della città lo stato del manto stradale delle varie vie lascia a desiderare. La popolazione chiede anche maggiori controlli per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti, infatti è stato riferito che oltre ad essere lasciati ai bordi delle strade vi è anche chi li butta sulle sponde del Liri. Per quanto concerne le infrastrutture è stato segnalato – ma il problema è ben noto da anni -che la rete fognaria e quella del gas sono assenti.
Un’altra criticità che è stata rappresentata riguarda la scarsa illuminazione di via Ischitelli, che risulta essere pericolosa anche per la carreggiata ristretta oltre che per l’assenza di guard-rail. Esattamente come per i quartieri di S. Giuliano Sura, di Portella e di Mezzano, i residenti chiedono una maggiore presenza sul territorio della polizia locale e delle forze dell’ordine perché la zona è stata oggetto di numerosi furti.
Infine, grande preoccupazione è stata espressa per la ex discarica di Ara Forcella, che rientra come è noto tra i Siti di Interesse Nazionale (S.i.n.). i residenti auspicano che si possa pianificare una radicale bonifica del sito che insiste su fonti di acqua e falde acquifere. Ancora una volta i sorani chiedono di programmare una serie di interventi miranti a migliorare la situazione del proprio quartiere, tutelare la loro sicurezza e la loro salute. Non vogliono sentire altre parole o promesse da marinaio: vogliono i fatti! Azioni concrete, tangibili.