Nei giorni scorsi presso gli impianti sportivi di Broccostella si è tenuto un raduno di tutti gli allenatori del settore giovanile e delle prime squadre per discutere sulla metodologia denominata Coerver Coaching, e tenere uno stage pratico. In Italia finora le squadre che adottano tale strategia sono la Roma, il Perugia ed altre società di rango e blasonate. Si lavora moltissimo sull’uno contro uno, e lo Stadium di Broccostella è stato gremito in ogni ordine di posti ed ha ospitato moltissimi addetti ai lavori provenienti da tutta la provincia di Frosinone da Sora, Broccostella ed altre località del comprensorio.
Hanno risposto in tanti e prossimamente si terranno i corsi di I, II e III livello. L’organizzatore della giornata di sport connesso ad una metodologia di lavoro all’avanguardia, Fabrizio Forletta (in foto) ha dichiarato: “Si è trattato di una sorta di clinique, con una parte teorica ed una parte pratica. La prossima volta il I livello si terrà a Broccostella, il II a Cassino, mentre il III avrà luogo ad Atina. Tra gli intervenuti c’era Claudio D’Ulisse, responsabile di una società di Roma che cura il settore giovanile, Ashraf Seleman allenatore della Roma di calcio a undici femminile, e poi c’era Walter Chiù che collabora con la Vigor Perconti e con altre società”.
Qual è stato l’obiettivo del meeting in esame? “Beh, intanto cercare una buona programmazione in Valle di Comino e tentare di promuovere il calcio giovanile e la prima squadra, tenendo sempre presente il metodo cardine della riunione. All’evento calcistico erano presenti la bellezza di quaranta allenatori e c’erano anche dodici bambini che hanno contribuito con il loro apporto ad eseguire la dimostrazione.
Tra i personaggi di spicco c’era anche il preparatore dei portieri Stefano Tamburrini che si è ritenuto molto soddisfatto e, tra gli intervenuti c’erano anche molti allenatori di calcio a cinque”.
Il rampante organizzatore, Fabrizio Forletta poi ha aggiunto: “Mi piace ricordare Paolo Gatti ossia il responsabile del settore giovanile del Milan ed il presidente della Coaching Italia, ed inoltre l’allenatore spagnolo del Bayern, Sepp Guardiola in un’intervista rilasciata di recente, ha dichiarato che, appena arrivato a Monaco, per consentire ai giocatori di adattarsi agli allenamenti si è servito del coaching ed ancora oggi lo utilizza. Pertanto si tratta di una metodologia suffragata dai fatti e per nulla sperimentale, tant’è che, anche il compianto Johan Cruijff ai tempi dell’Ajax si allenava sfruttando tale applicazione”.
Quali sono gli obiettivi del coerver coaching? “Le finalità del Coerver Coaching sono quelle di a) sviluppare giocatori specializzati, fiduciosi e creativi; b) praticare il calcio e allenarsi in modo divertente; c) insegnare la sportività e il rispetto verso tutti; d) rendere quanto più possibile accessibili i benefici del coerver coaching alle ragazze, ai ragazzi, ai loro allenatori, agli insegnanti ed ai genitori dei calciatori”.
Infine, il figlio d’arte Fabrizio Forletta ha spiegato: “La filosofia del Coerver Coaching si basa sulla premessa che il calcio consiste in sequenze di gioco tra due, tre e qualche volta anche quattro giocatori, in zone ben delimitate del rettangolo di gioco, e che il successo di squadra sia determinato dalle performance dei giocatori in tali combinazioni. I giocatori di tutte le età possono beneficiare del metodo Coerver Coaching che, peraltro insegna tecniche per poter diventare un giocatore a tutti gli effetti (gioco intelligente), e pone l’attenzione sul miglioramento della forma fisica e prevede molti altri esercizi, si interessa del miglioramento inoltre, della velocità (partenze, reazioni e sprint), include un lavoro etico e prevede un comportamento corretto, maggiore visione di gioco, calcio d’attrazione e capacità di lavorare da soli proprio come se si trattasse di un compito calcistico da svolgere a casa”.
Un tipo di lavoro che alla fine paga sempre, visti gli ambiti nei quali viene utilizzato e i personaggi che ne hanno beneficiato anche in passato.
Gilberto Farina