La folla immensa di persone che, ieri pomeriggio ha salutato per l’ultima volta la sfortunata Selene Salvati, trovata senza vita lo scorso fine settimana nella propria abitazione, il pianto e la commozione generali, ci consentono di comprendere che lasciare il mondo terreno per l’Aldilà dopo soli 27 anni è davvero atroce, per chi va via e per chi rimane.
Selene era una ragazza solare, che si era appena laureata all’Università della Tuscia in quel di Viterbo in Archeologia e, stava seguendo il catechismo riservato ai futuri cresimandi.
Sì è vero, era stata male qualche giorno fa, ma non si trattava di nulla di grave, le ricerche avevano dato esito negativo.
Poi il triste epilogo, che ha lasciato sconcertati genitori, parenti, amici e quanti, me incluso non la conoscevano di persona e non la frequentavano.
I figli so’ piezz d cor dicono a Napoli ed è la verità, soprattutto quando si tratta di studenti modello, di ragazzi diligenti e, quel che non guasta, credenti.
E’ molto dura voltare pagina, ma bisogna andare avanti e cercare di aggrapparsi al proprio credo, alle proprie energie, alla propria forza di volontà, senza lasciarci alle spalle un evento che sarà incancellabile, ma con la fiducia che la vita continua senza, per forza di cose, fossilizzarsi nelle disgrazie. A parole è molto facile, ma tradurre tale atteggiamento in realtà, non è molto agevole.
La stella luminosa di Selene, tuttavia, ne siamo certi, brilla in alto nell’Aldilà e ci osserva e sono sicuro che avrà apprezzato quanti hanno voluto accompagnarla in chiesa per i funerali di rito. Un pensiero va sicuramente ai genitori, alla sorellina più piccola, ed ai nonni che hanno sofferto tanto in questi giorni, e continuano ad essere dispiaciuti e costernati, perché Selene rimarrà sempre viva nel cuore di tutti radiosa più che mai nonostante quel duro senso di vuoto!
I Direttore de: Sora & Dintorni
Gilberto Farina