Dal Dottor Maurizio D’Andria (prima foto in alto) riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato indirizzato al Sindaco, Roberto De Donatis (seconda foto in alto) agli organi d’informazione ed a tutti i cittadini: “Leggo su un Quotidiano locale, di recente, circa la proposta di realizzare a Sora una centrale elettrica alimentata a biomassa. Tale proposta viene attribuita al sindaco Roberto De Donatis“.
D’Andria invita, perciò tutti a prendere le distanze da tale decisione ed a riflettere su alcune questioni.
In particolare:
1) Prima della valutazione del costo/beneficio dell’opera, è stato stimato un fabbisogno energetico dell’ente Comune di Sora proprietaria dell’impianto a biomasse? Di quanti Megawatt ha necessità l’Ente tutto? Chi ne usufruirà (uffici, scuole, …?). Quali gli altri impieghi?
2) Quanta legna ogni anno servirà per produrre tale quantitativo energetico-elettrico?
3) I boschi di Sora, quante tonnellate di legna producono ogni anno? E’ sufficiente al fabbisogno della centrale a biomassa o bisognerà comprare altra legna o altro materiale? Da chi ci si approvvigionerà eventualmente?
4) Tale quantitativo di legna prelevato dai boschi di Sora è sostenibile dal bosco oppure porta al depauperamento ed alla scomparsa del patrimonio boschivo sorano in pochi anni?
5) Tutta questa legna bruciata produrrà almeno un tot di micro polveri del tipo PM10 (almeno). Di quante tonnellate/anno di polveri stiamo parlando? Ci sono studi previsionali?
6) Stante la qualità (pessima) dell’aria di Sora (l’inquinamento c’è … ed anche se non si vede… è almeno pari a quello già registrato anni addietro), cosa comporterà il rilascio nell’aria di Sora di altre tonnellate di PM10 (almeno) nell’aria di Sora? E’ stata richiesta una valutazione di impatto sanitario sulla popolazione locale? Sarà necessario avviare una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale?
D’Andria conclude poi il suo intervento così: “Il sindaco De Donatis è persona attenta e, perciò, ancora non credo che tale proposta sia effettivamente “farina del suo sacco”. Viceversa, mi stupirei alquanto“.
Dottor Maurizio D’Andria