Sora / “Il Cammino di Canneto: un progetto d’amore verso il Santuario e verso la nostra Terra”.

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L’itinerario è quello giusto. La strada da percorrere è significativa ed efficace. È proprio  il “Cammino di Canneto”. “Un progetto – ha commentato don Domenico Simeone, coordinatore dell’iniziativa – che dà  il senso  di un percorso, iniziato un anno fa, e che ha nel vescovo Gerardo, l’anima appassionata e convinta, e che ha trovato nella Regione Lazio, in modo particolare nell’onorevole Mauro Buschini, un interlocutore sensibile e disponibile verso tale iniziativa, alla quale si sono uniti gli onorevoli consiglieri regionali del nostro territorio,  in forma bipartisan, assicurando tutto il loro sostegno.

La validità e le opportunità che tale progetto è in grado di offrire, credo siano evidenti e sotto gli occhi di tutti. Da qui la forte convergenza delle Istituzioni interpellate e coinvolte fino a questo momento intorno a questa “idea progettuale”.

Certamente l’inserimento del “Cammino di Canneto” all’interno della Legge regionale sui Cammini e gli Itinerari di spiritualità, che sta per essere portata all’approvazione del Consiglio regionale del Lazio, è il primo passo per la fattibilità di tale Progetto.

“L’intervento di Ceschin – ha ancora aggiunto don Domenico Simeone – ci ha mostrato  le grandi opportunità che tale progetto può offrire; certamente sarà necessaria una grande sinergia tra Diocesi, Istituzioni, operatori privati”. Il II Convegno dei sindaci della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, ha offerto frutti senza dubbio positivi”.

Il  sit-in è stato aperto dal sindaco di Atina, Silvio Mancini,  Ha introdotto i lavori il vescovo, mons.  Gerardo Antonazzo, che ha fortemente supportato e creduto nel progetto.

Il Vescovo ha voluto ribadire che, il “Cammino di Canneto” non è un’invenzione dei nostri tempi, ma un’eredità ricevuta e trasmessa da tutte le generazioni che, da secoli, hanno percorso e, perciò stesso, reso vivo ed ininterrotto da secoli tale Cammino. E’ stata poi  la volta di mons. Domenico Simeone, coordinatore del Progetto, il quale ha presentato la Mostra fotografica “Sulle strade della fede. Il Pellegrinaggio a Canneto agli inizi del ‘900” a cura di Romeo Fraioli, fotografo professionista nativo ed operante in Arce. Le immagini in formato 70×50 in bianco e nero su cavalletti erano esposte nella stessa Sala del Convegno, erano scatti fotografici di Luciano Morpurgo, romano, e Paolo De Camillis, nativo e sindaco di Rocca d’Arce.

C’è stato finalmente l’atteso intervento di Federico Massimo Ceschin già vice presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, esperto di sviluppo turistico sostenibile e degli itinerari culturali. Ha definito “Il Cammino di Canneto” un grande progetto collettivo, un’opportunità straordinaria per il nostro territorio, che richiede un’integrazione pluriforme di tutte le forze in campo: diocesi, comuni, istituzioni a qualsiasi livello, operatori privati.

I consiglieri regionali, provinciali ed i sindaci presenti hanno avuto l’opportunità di intervenire per delucidazioni, approfondimenti e per condividere il progetto.

Tutti hanno ribadito la validità del Progetto, riponendo in esso tante speranze per il rilancio del nostro territorio. Al termine, presenti anche il consigliere regionale Marino Fardelli ed il vice presidente della Provincia, Andrea Amata, mentre i Sindaci hanno consegnato l’istanza diretta al Presidente della Regione Lazio, per richiedere il riconoscimento formale del Cammino di Canneto.

Infine il vescovo  Gerardo Antonazzo ha ringraziato il presidente Nicola Zingaretti per quanto fatto e per quanto potrà fare per sostenere tale richiesta. Una speranza che presto diventerà realtà.

Gianni Fabrizio
Addetto stampa
Diocesi di Sora

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