Maurizio Lozzi, storica voce radiofonica dell’etere libero, tra i produttori radiofonici indipendenti al Salone Europeo della Radio che da oggi, domenica 29 gennaio si terrà a Parigi.
L’ideatore e conduttore dell’“Altraclassifica”, ha ricevuto conferma di inserimento come produttore radiofonico indipendente al quindicesimo “Salon de la Radio” che, alla Grande Halle de la Villette, ospiterà molti operatori e professionalità delle radio europee.
“Ho accolto questa conferma con piacere, anche perché in quel quartiere – il 19° arrondisement – da giovanissimo ho trascorso le vacanze dai miei zii paterni, respirando quell’aria bohemienne con cui, almeno in piccola parte, Parigi ritengo abbia influenzato molti dei miei percorsi legati ai linguaggi plurali della comunicazione e alla radio”.
Un mondo che Lozzi, ieri per lavoro e oggi per passione, non ha mai abbandonato da quel lontano settembre 1976 in cui esordì ai microfoni di Radio Castelli Romani a Marino, passando poi per RG1, Radio Grottaferrata 1 e Radio Tuscolo a Frascati, tutte emittenti dilettantistiche che lo portarono alla prima importante radio romana professionistica – Radio Emme 100 Stereo – che, negli anni ’80 copriva con il suo segnale l’intera regione.
Da qui, l’arrivo poi nella nostra provincia dove ha diretto emittenti storiche di Ceccano come Itr Interpolitan Tele Radio e Sirio Tele Radio, passando poi per Radio Hernica di Anagni, Radio Smile di Fiuggi, Canale 1 e Radio Tele Magia di Frosinone ed anche Nuova Radio Monte Giove di Terracina, Centro Else di Valmontone e, inevitabilmente, network nazionali come Italia Vera, La radio Doc a Milano.
Oggi la sua “Altraclassifica”, in onda ogni fine settimana su Nuova Rete, risulta seguitissima e in virtù di tale successo, c’è stato l’inserimento al “Salon de la Radio” di Parigi. “Sono lieto – dice Maurizio Lozzi – di confermare che anche in provincia di Frosinone la radio continua, pur tra tante difficoltà, ad essere ancora presente e a generare quel brillante valore aggiunto di creatività che non guasta”.
“Si tratta – continua Lozzi – di un valore che sa attrarre ancora molti giovani, ai quali vorremmo trasferire l’esperienza e l’eredità artistica della radio con un corso di animazione e conduzione radiofonica, a cui stiamo lavorando, con l’intenzione di creare un vivaio di voci nuove, a cui passare il testimone di quella favolosa stagione di fine anni ’70 in cui nacquero le radio libere”.
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Conscom