Si è svolta nei giorni scorsi, a Sora, presso il Centro Diocesano San Luca, la cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti del “Corso di primo soccorso” tenuto dalla Croce Rossa Italiana.
Il corso è stato organizzato dalla responsabile della formazione, Avv. Barbara Calcagni e si è tenuto lo scorso ottobre presso i locali del centro pastorale diocesano. Hanno partecipato alle lezioni in cinquanta, tra operatori e ospiti del progetto di accoglienza gestito dalla cooperativa La Speranza in convenzione con la Prefettura Utg di Frosinone.
Il corso in esame, rientra nel più vasto programma di formazione che il Direttore della Caritas Diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo
La cerimonia di consegna degli attestati, organizzata a conclusione del percorso formativo, è stata presieduta dal Direttore della Caritas Diocesana, dal Presidente della cooperativa La Speranza, Armando Iafrate e dalla Sorella Francesca Zizzo, in rappresentanza della Croce Rossa Italiana.
Nel corso della cerimonia, don Toma ha ricordato: “La Caritas mette al centro di tutto il rispetto e la protezione della vita, della persona nella sua integrità fisica e morale. I valori sociali e umanitari sono da sempre importanti per noi e la nostra comunità. Ecco perché abbiamo deciso di organizzare un corso di Primo Soccorso. Imparare le tecniche del Primo Soccorso e della rianimazione dà la possibilità di intervenire correttamente rendendo in alcuni casi possibile salvare la propria vita e quella di altri. Abbiamo scelto la Croce Rossa Italiana in quanto porta con sé 150 anni di esperienza nel settore in questione. Da anni la Croce Rossa si distingue per l’importanza che dà alla prevenzione in campo sanitario, infatti è leader nell’insegnamento alle famiglie, delle manovre di disostruzione e rianimazione pediatrica“.
Particolarmente toccanti le parole di uno dei ragazzi accolti, Mouctar, di origine guineana, a ringraziamento delle possibilità di crescita che gli sono state offerte durante il periodo dell’accoglienza: “Noi ospiti e gli operatori della cooperativa siamo come una squadra di calcio. Noi ragazzi siamo gli attaccanti, gli operatori sono i difensori che ci passano la palla. Poi sta a noi saperla prendere e andare in gol”.
Una metafora originale e commovente, che testimonia la gratitudine dei ragazzi accolti nei confronti di chi quotidianamente si adopera per aiutarli a crescere, a migliorare, a fornire loro, quanto più possibile, strumenti utili all’inserimento nella nostra società.
Daniela Alonzi