Per questo mese, secondo incontro di storia, arte, cultura a cura del Centro di Studi Sorani “Vincenzo Patriarca”, che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala San Tommaso sita a Sora in Piazza Indipendenza.
”La pubblicazione editoriale di Marco Boato, è di notevole importanza, perché – afferma il preside Luigi Gulia – Marco Boato, oltre ad essere un carissimo amico del Centro di Studi Sorani, è stato uno dei maggiori protagonisti del ’68 in Italia, da lui vissuto soprattutto nella facoltà di Sociologia di Trento e nella dimensione nazionale. E’ esponente del movimento ecologista, che ha contribuito a fondare in Italia. Il suo libro non è né nostalgico, né celebrativo. Ricostruisce, senza rimpianti e con rigore analitico e storico-critico, non solo cosa fu il ’68 in Italia e nel mondo, ma da cosa nacque, come si caratterizzò il movimento in quell’anno “epocale” e anche che cosa resta a ciquant’anni di distanza”.
“Un’analisi critica – ha spiegato il professor Luigi Gulia – senza mitologie e senza demonizzazioni postume, che si rivolge sia alle generazioni adulte o più “anziane” sia alle nuove generazioni. Una testimonianza, ma son solo. Il movimento del ’68 in realtà nasce prima e finisce dopo: per questo il libro si intitola Il lungo ’68. La ricostruzione storica risale all’inizio degli anni ’60 e si conclude negli anni ’70. Ma il ’68 fu l’anno cruciale, in Italia e nel mondo, che è diventato una data “periodizzante” anche per gli storici, perché ha segnato una svolta e una “frattura” tra i prima e il dopo. Nulla è stato più come prima. Nel movimento del ’68 ci sono stati anche errori ideologici e contraddizioni politiche, ingenuità e slanci utopici, che poi non si sono realizzati”.
Gianni Fabrizio
Addetto stampa
Diocesi di Sora