(In alto la formazione del Sora in casacca azzurra e il team del Grifone Gialloverde; il calcio di rigore di Cano respinto con i piedi da Pensa ed il penalty trasformato da Dei Rossi).
SORA CALCIO: Testa, Serrao (89′ Esposito), Tomei, Vezzoli (46’ Pellino), Casalese, Pagnani, Cardazzi (18’ Cirelli Mich.), La Rocca Gianf. (18’ Del Sorbo), Di Stefano, Cano, Antonini (46’ Faiola). A disposizione: Ferrari, Mamadou, Tomaselli, La Rocca Leo. Allenatore: Antonio Tersigni.
GRIFONE GIALLOVERDE: Pensa (46’ Nocco), D’Acunzo, Costalunga, Porfiri, Minelli, Moscetta, Dei Rossi, Busti (16’ Martino), Abruzzetti (46’ Mancini), Uggeri (46’ Maramao), Corrias (75’ Cacchioni). A disposizione: Spadano, Amendola, Ladogana, Limardi. Allenatore: Berruti.
Arbitro: Ercole di Latina; I assistente: Abatecola di Cassino; II assistente: Di Mambro di Cassino.
Marcatori: 16’ e 95’ Di Stefano (SC), 21’ Cano (SC), 28’ (Rig.) Dei Rossi (GG), 80’ Faiola (SC).
Note: ammoniti Dei Rossi, Minelli, Antonini, Casalese, Di Stefano, Mancini. Angoli: 3 a 1 per il Sora calcio; Rercuperi: 2’ pt; 5’ st. Spettatori: 500 circa.
S O R A – Con due gol per tempo, grazie ad uno scatenato Federico Di Stefano nei panni non solo di bomber implacabile, ma anche di assist-man e da un Cano sempre presente, la formazione di Antonio Tersigni ha liquidato il Grifone Gialloverde. Sale così a quota sette nella speciale classifica generale, alle spalle del Lavinio che invece è primo, a punteggio pieno, con nove punti all’attivo. Per quanto visto in campo, il calcio di rigore trasformato dagli ospiti, sul due a zero è sembrato veramente poca cosa, anche perché, il penalty fallito dall’attaccante Cano nel primo tempo, e la traversa scheggiata da Del Sorbo nella ripresa, legittimano e non poco, l’esito della gara.
Ma vediamo nello specifico gli episodi salienti che hanno contrassegnato la sfida disputata al Claudio Tomei. Dopo alcuni tentativi piuttosto insipidi, scialbi e velleitari da ambo le parti, al 15’ si iniziava a fare sul serio e, per un fallo subito da Di Stefano in area di rigore, i sorani si vedevano assegnare la massima punizione dal direttore di gara. Sul dischetto si portava lo specialista Alex Cano, ma l’estremo difensore ospite intuiva la traiettoria del pallone e neutralizzava la conclusione.
Ma il Sora non si disuniva ed anzi continuava a pigiare il piede sull’acceleratore, tant’è che, appena un giro di lancette dopo, Di Stefano faceva tutto da solo, entrava in area di rigore e lasciava partire un rasoterra imprendibile che gonfiava la rete. 19’: ‘Pjanic’ Vezzoli imbeccava Di Stefano, ma questa volta la sua bordata era prevedibile e Pensa riusciva a sventare la minaccia senza lasciarsi superare.
Ma il raddoppio era rimandato di pochi attimi, perché, al 21’ Di Stefano come ricordato in apertura, serviva in profondità l’avanzato Cano, il quale ringraziava il proprio compagno di reparto, dribblava tre difensori come birilli e metteva la palla nel sacco. Partita chiusa? Nemmeno per sogno, perché al 28’ l’arbitro assegnava un tiro dagli undici metri agli ospiti per un fallo molto ingenuo di Antonini. Dei Rossi era algido come un gelato, non spiazzava Testa che si tuffava nell’angolo giusto, ma senza, però, trovare la sfera.
Ripresa. La seconda parte del match era caratterizzata da una girandola di cambi sia nella squadra di casa, sia nel sodalizio capitolino, ma la sostanza, non cambiava più di tanto. 53’: brivido nell’area volsca, con il colpo di testa di Moscetta che, per poco non sorprendeva Testa. La partita si addormentava, i ritmi calavano, e le due squadre sembravano accontentarsi del risultato maturato fino a quel momento.
Era soltanto un’illusione perché al 73’ la fiammata di Del Sorbo svegliava tutti dal torpore, ma la traversa gli negava la gioia del gol. 76’: punizione indiretta di Pagnani, ed il cuoio faceva la barba al palo. Grifone sempre più imbambolato ed in cerca di una rimonta che non arrivava, malgrado i numerosi cambi operati dal proprio allenatore.
All’80’ il nuovo entrato Faiola, metteva in cassaforte il risultato, in quanto raccoglieva una palla respinta dalla retroguardia dei Finanzieri e, con un tiro al volo, trovava impreparato Nocco che s’impappinava e lasciava terminare la palla nella propria porta. Acclamati dal numeroso pubblico assiepato in tribuna, e, soprattutto dalla panchina che non stava più nella pelle, i bianconeri si riversavano nella metà campo avversaria, e al 90’ sfioravano il quarto gol dapprima con Pellino che trovava sul suo tragitto i guantoni di Nocco, e, di poi, con Di Stefano, ma, sulla linea, rimediava in qualche modo Minelli.
Proprio all’ultimo minuto di recupero, e, precisamente, al 95’ percussione sulla destra di Di Stefano che scagliava un diagonale sul secondo palo e, per Nocco non c’era, ancora una volta, nulla da fare. La doppia sconfitta in Coppa con il Montespaccato ed il pareggio con la Boreale Don Orione, sono ormai, un lontano ricordo! Ed ora sotto con la Vigor Perconti!
Gilberto Farina