San Donato / Il ricordo della ‘Shoah’ e la deportazione degli Ebrei

Stele Ebrei internati immagine 1

(In alto la stele degli Ebrei internati a Sao Donato Valle di Comino;
in anteprima un gruppo di bambini deportati Ebrei)

Questa mattina a partire dalle ore 10.00 nella cittadina di San Donato Valle di Comino con il patrocinio e l’organizzazione della Prefettura di Frosinone e del Comune, si è svolta la celebrazione provinciale del ‘Giorno della Memoria’ per ricordare lo sterminio e le persecuzione del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Nel corso della cerimonia sono state consegnate due medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ai familiari di due cittadini della provincia di Frosinone vittime della deportazione.

A fare i cosiddetti onori di casa il Primo cittadino Enrico Pittiglio, il quale ha dichiarato: “La manifestazione avrà luogo in prossimità del Teatro comunale. Dopo i saluti delle Autorità, saranno proiettati i lavori multimediali degli istituti scolastici del territorio curati da Psiche e Aurora editore. Nello specifico: Frosinone, Ceccano, Sora, Broccostella, Cassino, San Donato. Il canovaccio avrà come elementi fondamentali la guerera in Ciociaria e la deportazione degli ebrei stranieri internati presenti sul territorio. Seguiranno: il ricordo dei testimoni, gli interventi degli studiosi Gaetano De Angelis Curtis e di Domenico Cedrone, la consegna delle medaglie d’onore ai familiari delle vittime della deportazione. La giornata si concluderà con la deposizione della corona presso il Monumento agli Ebrei internati (Viale Marconi) e l’inaugurazione del percorso “Novecento” (Piazza Carlo Coletti), dedicato ai luoghi della memoria e della Shoah a San Donato”. Pittiglio ha poi aggiunto: “Per scongiurare il ripetersi di tragedie come quella dell’Olocausto bisogno combattere un clima di odio e diffondere sempre più, messaggi di pace, libertà e democrazia”.

A prendere la parola subito dopo è stata la consigliera regionale, Sara Battisti: “Una giornata di rilevante importanza che ci esorta a tornare indietro nel tempo ed a rammentare una delle pagine più ‘oscure’ della nostra storia. Tali disastri non devono ripetersi mai più, ed il ricordo è un dovere morale”.

Nella nostra provincia il 6 aprile giunse a San Donato la polizia militare tedesca e, con uno stratagemma, catturò i 16 ebrei che erano rimasti in paese. Gli internati furono trasferiti nel campo di concentramento di Fossoli in prossimità di Carpi (Modena) e da qui ad Auschwitz. Qualche giorno prima, il 1° aprile, a Posta Fibreno, era stata arrestata la famiglia Sass, fuggita dall’internamento di Alfedena. Dei 19 ebrei rastrellati in provincia di Frosinone sopravvisero ad Auschwitz solo in 4. Ai piccoli Italo Levi (10 anni), Noemi Levi (2 anni) e Peter Sass (4 anni) uccisi nelle camere a gas andrà il ricordo speciale della giornata del 27 gennaio in Ciociaria.
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni

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