(Sopra il consigliere regionale M5S, Dott. Loreto Marcelli,
in anteprima il Policlinico Umberto I a Roma)
in anteprima il Policlinico Umberto I a Roma)
Il Consigliere regionale M5S del Lazio e vice Presidente della Commissione Sanità alla Pisana, Loreto Marcelli, ha presentato un’interrogazione a sua prima firma al Presidente della Giunta, Nicola Zingaretti, e all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, inerente il ridimensionamento in atto del reparto di degenza del Servizio di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I di Roma.
In particolare, una nota sottoscritta da più di 50 Associazioni di pazienti affetti da malattie reumatologiche croniche e malattie rare, evidenzia come, da sempre, la Reumatologia del Policlinico Umberto I sia un punto di riferimento per pazienti affetti da malattie reumatologiche e malattie rare della regione Lazio e del centro-sud Italia.
Un centro multidisciplinare che è stato per 15 anni un sicuro punto di riferimento per i pazienti affetti da malattie rare delle ossa provenienti da tutta Italia, la cui salute dipende dalla capacità di gestire i casi più complessi in regime di ricovero tempestivo.
Una gestione che purtroppo ha avuto un enorme ridimensionamento durante l’emergenza da Covid-19. Se però durante le fasi 1 e 2 delle misure più stringenti del contenimento dei contagi se ne è compresa la motivazione, ora tali ragioni risultano più sfuggenti.
“I posti letto – spiega Marcelli – in base a quanto riportato dalla nota delle associazioni e da me riscontrato,sono ancora limitati a due, mentre nella fase pre-Covid erano 8, comportando quindi una decisa limitazione al ricovero nel reparto e la mancata erogazione delle cure”.
Inoltre, dallo scorso 1 giugno i dottori della dimessa Unità Operativa Semplice Dipartimentale (Uosd) sono stati riassegnati ad altre aree dell’ente ospedaliero e il personale specializzato in grado di intervenire e gestire i pazienti di tale reparto, soprattutto in età neonatale, oltre ad essere stato dislocato fisicamente in reparti differenti, non avrebbe l’opportunità di trattare le malattie rare delle ossa se non in momenti residuali rispetto alla loro nuova occupazione principale.
“La conseguenza – continua Marcelli – è che il team, che da 15 anni lavorava in sinergia con infermieri e personale dedicato, non ha più la possibilità di collaborare, e non ha più gli strumenti per assicurare i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta) previsti da Decreto Ministeriale che ha istituito la Rete Nazionale delle Malattie Rare. Mi è sembrato quindi necessario chiedere al Presidente della Giunta, Nicola Zingaretti e all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, se in tempi brevi si possa prevedere il ripristino di posti letto originariamente disponibili e quali azioni si intendano mettere in atto affinché i medici riassegnati vengano messi nelle condizioni di operare in sinergia e tornare ad erogare ai pazienti con malattie rare delle ossa, prestazioni con gli standard assistenziali raggiunti in passato, a partire dal ricovero in Pronto Soccorso e dal Day Hospital terapeutico fino al follow-up clinico. Un interrogativo dovuto per i tanti pazienti e famiglie già segnati da malattie così rare e invalidanti”.
A cura dell’Ufficio stampa
del Consigliere regionale
Dott. Loreto Marcelli
Dott. Loreto Marcelli