(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania Mariana di Alvito,
Don Alberto Mariani)
28 Luglio 2020 – Martedì – 17a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 13,36-43
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del giorno: Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo
Il rischio che ciascuno possa interpretare la parabola a proprio piacimento può esserci in tutte le parabole ma in questa, nella quale c’è di mezzo il rapporto che intercorre tra il bene e il male, è ancora più concreto e pericoloso. Per questo ai discepoli che gli domandano la spiegazione Gesù la offre subito in termini precisi, dando a ogni elemento un riferimento diretto alle persone. Interessante che anche parlando di se stesso lo faccia in maniera distaccata, forse proprio per evidenziare che il Figlio dell’uomo – e cioè lui – è nello stesso tempo colui che semina ma anche il seme buono. Per questo è facile capire che – essendo lui il Regno – per essere seme buono e bello e anche noi figli e del Regno, dobbiamo rimanere uniti a lui e pensare e operare come lui.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania Mariana di Alvito
Don Alberto Mariani