(Sopra le consigliere regionali Valentina Corrado e Gaia Pernarella;
in anteprima il logo della Regione Lazio)
“Sappiamo fin troppo bene quanto la gestione dei rifiuti sia terreno fertile per la criminalità organizzata e quanto sia necessario rafforzare le attività di controllo e vigilanza, per ridurre tale rischio. Il nostro emendamento al Piano di Gestione dei Rifiuti, che oggi il Consiglio ha accolto favorevolmente, va in questa direzione e prevede che la Direzione Regionale valuti quali siano gli impianti già autorizzati e non, che non sono conformi con le Linee Guida, del Ministero dell’Ambiente, per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti al fine di determinare, eventualmente la revisione dell’autorizzazione”.
Lo dichiarano le consigliere Valentina Corrado e Gaia Pernarella, firmatarie dell’emendamento in questione, approvato oggi dal Consiglio Regionale, riunito per la discussione sul Piano di Gestione dei Rifiuti del Lazio.
“Si tratta di un fenomeno allarmante, evidenziato sia dalla relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, nei lavori di approfondimento delle tematiche inerenti il fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, sia dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia la quale ha espressamente messo in risalto quanto il settore dei rifiuti rientra tra quelli di maggiore interesse da parte della criminalità organizzata”
“Se con l’approvazione di questo emendamento si contribuisce a prevenire un rischio di illegalità preoccupante, nel ciclo di rifiuti della nostra regione – continuano Corrado e Pernarella – per contro, dobbiamo purtroppo rilevare la miopia della giunta e della maggioranza del consiglio, che ha bocciato la proposta di maggiori investimenti sull’Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio – per implementare strumenti e mezzi adeguati per svolgere le proprie funzioni tra cui quella di vigilanza e controllo tecnico degli impianti di produzione e gestione dei rifiuti”.
“Una bocciatura che evidenzia, nei fatti, l’assenza di una volontà politica di agire a 360 gradi per contrastare il pericolo di infiltrazioni mafiose anche attraverso il potenziamento del sistema dei controlli. Il rispetto delle norme, il sostegno ai comuni nei controlli, la tutela dell’ambiente dipendono anche dalla possibilità che viene data ad Arpa di intervenire in tal senso. Ritorneremo su questo punto con un preciso Ordine del Giorno – concludono le consigliere del Movimento 5 Stelle – perchè, se davvero vogliamo scongiurare che le organizzazioni criminali entrino nella gestione dei rifiuti della nostra regione, occorre operare in maniera capillare e sistemica”.
—
Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura