(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
9 Settembre 2020 – Mercoledì – 23a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 6,20-26
Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del giorno: ‘Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo’.
Sconvolgente questo invito alla gioia, se non fosse a conclusione di una serie di proposte di beatitudini che ribaltano la logica umana e invitano a cercare la ragione su una proposta ancor più alta ed importante. Del resto, dal momento che a proporle è Gesù, – e lo fa in un momento particolare e con lo sguardo posato direttamente sui suoi discepoli – se proprio non ci trova subito d’accordo, sarà bene comunque lasciarci interrogare e cercare, senza prevenzioni, la profonda verità di ciò che afferma. L’invito a rallegrarsi per i discepoli è legato all’assicurazione della ricompensa che riceveranno nei cieli e, subito prima, di alcuni guai annunciati per coloro che ora sembrano godere di una gioia a sazietà appagante solo al momento, ma già viene prospettato che avrà durata breve.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani