(Sopra un’insegnante che simula una lezione nella classe di pertinenza;
in evidenza il Polo Liceale ‘V. Simoncelli’)
Sarà un rientro in classe, in totale sicurezza, quello che si apprestano a vivere gli alunni che torneranno o, che si preparano, ad affrontare il nuovo anno scolastico, frequentando nei tre plessi, il polo Liceale.
Nelle tre sedi del Liceo sono stati eseguiti diversi interventi, per poter rendere sicuri gli spazi comuni ed ottemperare alle certificazioni previste: un lavoro complesso, frutto, anche dell’esperienza degli anni scorsi. Nel periodo della pandemia, con la sospensione delle lezioni, il patrimonio costituito dall’amicizia e dalla familiarità ha consentito di sopperire ad una sorta di contingente estraneità.
Il lockdown ha costretto ad attuare una collaborazione diversa con le famiglie: la vita della scuola è entrata nelle case e, alla vita delle case è stato dato spazio nella scuola, con una modalità nuova ed originale.
La collaborazione tra scuola e famiglia è un elemento fondamentale della nostra Repubblica. La didattica a distanza non è sufficiente per sviluppare ‘in toto’ le capacità degli studenti e, quando diventa prolungata nel tempo, si rivela faticosa per tutti. Inoltre per rilevare l’essenzialità di ciascuna disciplina e favorire la responsabilità ed autonomia degli studenti, è stato scoperto, un modo nuovo, della c.d. assenza, perchè la comunità scolastica è un punto di riferimento per famiglie e ragazzi.
Il Liceo ha condiviso la propria esperienza, con dodici nazioni , durante l’intervento all’International Forum Disal, grazie alla collaborazione delle referenti: Gina Maria Loreta Facchini e Barbara Capuano.
Notevole è stato l’impegno del Dirigente scolastico Prof.ssa Clelia Giona, affinché il Polo riapra nei tempi previsti, per accogliere in sicurezza e con conforto gli studenti. Numerosi sono stati gli incontri tra il Dirigente scolastico ed i responsabili delle varie aree, per decidere di concerto e coordinare gli interventi. I settori dell’istruzione hanno lavorato e continuano ad essere operativi per rispondere completamente alle esigenze espresse.
Se l’Onu ritiene che le scuole chiuse rappresentano una ‘catastrofe generazionale’, il Dirigente scolastico, i docenti, il personale Ata, e tutto lo staff, faranno di tutto per evitare un inverosimile disastro globale.
Agli studenti va rivolto un augurio per l’anno scolastico che si apprestano a vivere e gli insegnanti sono pronti a scommettere su di loro.