Roma / Giornalisti 2.0-Gruppo Gino Falleri, guerra aperta con la Presidente Paola Spadari

Gino Falleri Ordine dei Giornalisti    Presidente Ordine dei Giornalisti Lazio, Paola Spadari
(Sopra il decano dei giornailsti pubblicisti, Gino Falleri;
la Presidente dell’Ordine Regionale, Dott.ssa Paola Spadari;
in anteprima il logo dell’Ordine dei Giornalisti)
I Giornalisti 2.0- Gruppo Gino Falleri” sono in aperto contrasto con la Presidente dell’Ordine Regionale, Paola Spadari. Hanno infatti preso le distanze dalle decisioni dell’assise Regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio per “evidenti e difformi chiavi di lettura di quanto sta accadendo in queste ore”.
Si tratta – precisano in una nota – di “principi per noi irrinunciabili” e che hanno all’origine il dibattito aspro in corso in questi giorni sul rinnovo del Consiglio Regionale dell’Ordine e sul rinnovo del Consiglio nazionale dei Giornalisti Italiani”.
Ed ancora: “Poiché riteniamo valide le tesi del Presidente Nazionale dell’Ordine Carlo Verna, il quale proprio qualche giorno fa, con proprio decreto, ha rinviato l’elezione per il rinnovo del Consiglio Nazionale il 15 e 16 novembre prossimo, e poiché– spiega il Gruppo Falleri – la presidenza del Consiglio Regionale del Lazio insiste con il voler considerare valida la prima data di convocazione, 27 settembre in prima e 4 e 5 ottobre in seconda, anche per il rinnovo del Consiglio Nazionale, ci dissociamo da tale atteggiamento che consideriamo arrogante e in aperto contrasto con le disposizioni di legge in vigore e che regolamentano le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti.  Ma siamo sicuri che sarà lo stesso Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, al quale ci siamo già rivolti, a chiarire una volta per tutte tale equivoco di fondo”.
I Giornalisti 2.0 – Gruppo Gino Falleri, rimproverano alla Presidente Spadari la mancata presa d’atto della decisione assunta dal Presidente del Consiglio Nazionale, ed il mancato rinvio dell’elezione dei consiglieri nazionali in base alle disposizioni e indicazioni pervenute dal Presidente Carlo Verna. Non solo tali condotte non sono mai state poste in essere, ma sul sito dell’ Ordine regionale, si insiste con il dare comunicazione ufficiale della data originaria del 27 settembre e del 4 e 5 ottobre.
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Nel caso in cui la Presidente Spadari non dovesse recedere dalle indicazioni avute dal Presidente Carlo Verna – aggiunge la componente – ci troveremmo in presenza di un vizio di forma e di sostanza che renderebbe completamente nullo il voto, e quindi l’intera tornata elettorale”.
Non solo, la Presidente del Consiglio Regionale dovrebbe “riformulare e rinviare nei tempi dovuti, e rispettando i termini di legge, la lettera di convocazione ai seggi, perché scritta in maniera inappropriata e con delle date che non garantiscono in nessun modo la ‘par condicio’ dei giornalisti che intendono candidarsi al voto. Ma la cosa più grave è che la lettera in esame è inviata per posta massiva senza avere nessuna certezza della data di partenza e quindi di ricezione. Sarebbe stato sufficiente usare la Pec, per la convocazione e per l’approvazione del bilancio (la Pec avrebbe indicato una data certa di spedizione), così come la legge impone, per risolvere anche questi dubbi, e per risparmiare un bel gruzzolo di soldi che sono patrimonio di tutti i giornalisti laziali”.
Ci dissociamo apertamente in segno di protesta– conclude la nota sottoscritta dai Giornalisti 2.0 – Gruppo Gino Falleri – ma con una proposta finale che va in direzione del bene comune e della ricerca assoluta di un clima sereno: la Presidente Paola Spadari corregga innanzitutto le convocazioni errate dove si dichiara che molti colleghi non sono in regola con i pagamenti, e si assuma la responsabilità di rinviare anche le elezioni del consiglio regionale e unifichi le due date. Si eviterà quindi di costringere i giornalisti laziali a dover votare due volte in poco più di un mese, con tutti i disagi intuibili e possibili. Tale comportamento, eviterebbe anche che qualcuno possa un giorno accusarci di aver sperperato inutilmente il denaro che è patrimonio delle casse dell’Ordine dei Giornalisti, di tutti i giornalisti, massimamente pubblicisti del Lazio, per pagare le spese necessarie per due seggi diversi, e quindi per due diverse ulteriori comunicazioni postali a migliaia di colleghi giornalisti. Se questo non accadrà qualcuno dovrà prima o poi assumersene la piena responsabilità legale”.
Ufficio Stampa
G 2.0 – Gruppo Gino Falleri
Tel. 351 919 50 54

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