(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
24 Settembre 2020- Giovedì – 25a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 9,7-9
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Parola del giorno: ‘Chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo’.
“Giovanni è risorto dai morti”. Sarà stato un colpo duro per Erode che ancora non ha smaltito la decisione di far uccidere Giovanni il Battista, ritrovarsi davanti a una notizia come questa che lo inquieta e in qualche modo lo sconvolge, o almeno lo costringe a ricordare, ammesso che gli sia stato facile dimenticare. Non è possibile – dentro di sé ne è sicuro – che quell’uomo sia risuscitato! E lui sa bene il modo in cui lo ha fatto uccidere e per quale futile ragione. Ma intanto la notizia – accompagnata da quella ipotesi precisa, benché frammista ad altre, alle quali però non dà molta importanza – lo lascia lì a pensare e per fugare ogni dubbio cresce in lui il desiderio di vederlo.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani