(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
25 Settembre 2020 – Venerdì – 25a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 9,18-22
Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del giorno: ‘Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui’
Qui l’evangelista dice “un giorno”; ma chissà quante volte sarà successo ai discepoli di vivere in diretta questa particolare esperienza di Gesù che passa il tempo in dialogo con il Padre. Il dialogo dev’essere stato intenso e l’argomento – si capisce da ciò che dirà subito dopo – sarà stato quello della sua passione e morte che subirà a Gerusalemme verso cui sono già in viaggio. Volendo trovare il modo per prepararli, domanda loro cosa la gente pensa di lui. Riferiscono quel che hanno udito; ma alla domanda su cosa loro sanno di lui risponde Pietro con una battuta del tutto vera, che spiazza tutti: “Il Cristo di Dio”. Troppo difficile da spiegare in quel momento, la capiranno a cose fatte; per questo impone loro severamente di non riferire nulla a nessuno. E subito dopo rivela loro che va a soffrire e anche a morire, ma il terzo giorno risorgerà. A cose fatte tutto è più chiaro, ma in quel momento? Proviamo solo ad immaginare cosa sarà passato nei lor cuori.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani