(Sopra il tecnico cassinate ‘doc’, Gimmy Capitanio; in anteprima il logo del Cassino calcio)
“Mi piacerebbe di gran lunga allenare una juniores di buon livello che possa ambire alla vittoria finale. Ho ricevuto alcune proposte, e ringrazio chi mi ha cercato, ma i nostri intendimenti non coincidevano e così ho rifiutato”. La dichiarazione che non fa una grinza, è dell’esperto e profondo conoscitore dei settori giovanili delle società sportive di calcio, cassinate ‘doc’, Gimmy Capitanio.
Il valido tecnico, classe 1972 ha incominciato a muovere i primi passi da calciatore con il settore giovanile della Lazio, impiegato nel ruolo di fantasista e giocando al fianco di giocatori come Del Grosso, poi il Frosinone nel campionato Primavera, e, purtroppo l’infortunio a 18 anni in allenamento, ne ha finito per pregiudicare la carriera di calciatore. Dopo qualche apparizione in categorie inferiori, Gimmy ha deciso di rivolgere la propria attenzione ai vivai per consentire a giocatori promettenti di emergere e di sfondare nel mondo del calcio.
Gimmy, vista la tua gavetta e la tua esperienza qual è il tuo obiettivo? “Non mi piace allenare per il gusto di sedere in panchina, ma la mia aspirazione è quella di valorizzare ragazzi meritevoli ed, in particolare, i calciatori della categoria juniores, della quale sono profondo conoscitore”.
Ma non hai curato soltanto il settore giovanile di molte società, e, nello specifico dell’Olivella che, per otto anni ha divertito e fatto divertire chi seguiva la squadra… “Infatti, ho partecipato alla rinascita del Cassino calcio come direttore sportivo, partendo dal campionato di Promozione, inoltre sono salito con il Pozzilli dalla Promozione in Eccellenza, poi una piccola esperienza con il Venafro e, per motivi familiari, sono stato costretto a lasciare. Quanto all’Olivella per sette anni abbiamo disputato le finali regionali juniores e da quella covata di calciatori riuscirono ad emergere Masciantonio che fu acquistato dal Frosinone e Di Iorio”.
Ma lo scorso anno facendo un bel bagno di umiltà hai salvato la juniores del Real Cassino… “Nel campionato 2018/2019 ho reso un favore al presidente Valente del Real Cassino perchè la squadra era reduce da una decina di sconfitte consecutive, e riuscimmo a salvarci battendo il Formia, in terra pontina per due a zero e avendo la meglio tra le mura amiche per tre a uno. Poi le nostre strade si sono divise perché avevamo idee e visioni diverse. Mi piacerebbe rientrare nei giochi, ma con un progetto ambizioso, dal 1998 al 2012 ho affrontato circa quindici campionati juniores, l’obiettivo è sempre quello: far crescere i ragazzi”.
Non pensi di esserti mosso con leggero ritardo quest’anno? “E’ stata più una scelta personale stare un po’ a guardare, con il Covid-19 che incombe e minaccia, non mi sentivo molto libero, mascherine, etc.’.
Cosa cerchi in particolare? ‘Rischio di ripetermi: vorrei trovare un club che abbia un programma ben definito, chiaro ed ambizioso. Un vero settore giovanile insomma con il quale puntare in alto. Ecco perché non alleno, perché mi piacerebbe un presidente con un progetto concreto e di spessore, a mio giudizio e, per me, parlano i risultati, per gli altri non saprei rispondere”.
Il Frosinone nonostante abbia perso la finale playoff con lo Spezia e alla prima uscita in campionato sia stato sconfitto per due a zero dall’Empoli, dimostra di essere molto evoluto come politica societaria… “Credo che il presidente Maurizio Stirpe ed il Frosinone siano avanti trent’anni rispetto a tutti gli altri. Oggi il Frosinone va in A e in B in continuazione, vanta un settore giovanile interessantissimo, e credo che debba essere soltanto elogiato”.
Anche il Cassino sta facendo molto bene, comunque… “Il Cassino sta attuando una buona politica e sta puntando di gran lunga sul settore giovanile, malgrado la sconfitta di domenica scorsa in quel di Formia. Alcuni anni fa, quando abbiamo compiuto la rinascita, il calcio era quasi finito, adesso con il patron Nicandro Rossi, si sta lavorando molto sui giovani e speriamo che quest’anno facciano un grosso campionato. Mister Corrado Urbano è stato l’artefice della progettazione della squadra, ed è tornato anche Alessandro Grossi, il quale, sappiamo tutti come lavora, il rapporto che instaura con i giocatori e la professionalità indiscussa”.
Auguri Gimmy, ti immaginiamo tutti sulla panchina di una juniores di prestigio!!!
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni