(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
1 Ottobre 2020 – Giovedì – 26a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 10,1-12
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del giorno: ‘Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi’.
Andate. La parola non lascia spazio a equivoci. E chi avesse capito che stando dietro a Gesù possa godersela perché è interessante quel che dice e quel che fa al punto che tanta gente gli sta dietro – e questa è già una gran soddisfazione – deve ricredersi. Gesù non chiama a seguirlo per tenere insieme a sè, ma per mandare. E quel che maggiormente fa pensare è che si è inviati come agnelli in mezzo ai lupi, senza assicurazione di successo, con tanto di istruzioni dettagliate; e per di più non per tornare subito da lui, ma per restare nella città in cui si è accolti e lì annunciare che il regno è vicino. Andare è la prima condizione della sequela, perché si possa compiere per bene la missione.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani