(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
14 Ottobre 2020 – Mercoledì – 28a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 11,42-46
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del giorno: “Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili”
Davvero ce n’è per tutti, e se dopo tre “guai” qualcuno si sente interpellato o perfino offeso, Gesù non indietreggia, e non fa sconti alla malvagità, ma anzi rincara la dose, perché non può accettare che chi è preposto a dare esempio di lealtà, di carità e di osservanza della legge, si erga invece a giudice severo verso gli altri. Trascurano così di adempiere loro stessi la giustizia, mentre si pretende l’altrui osservanza scrupolosa per ogni dettaglio di tasse e offerte, cercando per sé onori e privilegi. Il Signore, tutta carità, è anche giustizia perfetta, e se è misericordia lo è per chi si volge a lui con tutto il cuore, e si fa discepolo dell’amore e per amore.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani