(Sopra il quartetto di percussionisti denominato Kvadrat;
in anteprima il Conservatorio di Santa Cecilia sito a Roma)
Il Mundial Project Channel di Luciano Marcuccilli non smette più di stupire e, si fregia della partecipazione nel proprio palinsesto di un quartetto di percussionisti classici denominato: Kvadrat (Quadrato, nome di origine serba). Stiamo parlando infatti di Filippo Sinibaldi residente a Gavignano in provincia di Roma che ha terminato il corso di studi di otto anni al Conservatorio di Santa Cecilia, di Carlo Capuano di Roccasecca, di Riccardo Terlizzi di Roma e di Alessio Cavalieri residente a Polla in provincia di Salerno, i quali stanno ultimando la specialistica e che contano di laurearsi il prossimo anno, Covid-19 permettendo, sempre nella medesima scuola di musica con l’insegnante Antonio Caggiano. Raggiunti telefonicamente, Carlo Capuano e Riccardo Terlizzi hanno rilasciato, alternandosi, una breve intervista.
Come nasce l’idea di formare un quartetto? “Abbiamo studiato sin dall’inizio al Conservatorio e si è creata un’affinita tra di noi… il progetto è nato quasi per scherzo, per gioco… eravamo molto affiatati quando eseguivamo il repertorio per quattro percussionisti e così abbiamo deciso di approfondire e coltivare tale propensione naturale orientando i nostri interessi su tendenze contemporanee sia come solisti, sia in ‘ensemble’“.
C‘è chi preferisce suonare in una ‘band’ definiamola così, o insieme ad altre persone, perché vien fuori l’anima del musicista e si rende meglio dando il massimo di sè… anche per voi succede la stessa cosa? “Credo che quando un musicista pensa e vuole suonare con altri colleghi è perché c’è sintonia, si sviluppa un’amalgama speciale quando si suona e si crea una miscela inverosimile“.
Qual è il genere che preferite? “Il nostro repertorio verte prevalentemente sulla musica contemporanea, e, in particolar modo, sulla minimalista, sull’aleatoria, sul teatro musicale e, ultimamente stiamo lavorando sul concetto di musica concreta, ossia un filone della musica nord europea“
Quali sono i modelli ai quali vi ispirate? “Da sempre abbiamo visto i nostri maestri lavorare insieme da più di quarant’anni e la loro formazione denominata: Ars Ludi è un modello che sentiamo vicino. Inoltre ci sono i ‘trend’ del momento, vale a dire gruppi di percussioni della Francia e della Germania. Tuttavia cerchiamo di dare un’impronta personale alle nostre esecuzioni tant’è che i brani che suoniamo sono di nicchia e rari“.
Avete inciso qualche Cd oppure ancora dovete uscire sul mercato discografico? “Per il momento no, stiamo lavorando ai Festival e, il prossimo 13 dicembre ci sarà il nostro debutto a ‘Nuova Consonanza’, una manifestazione che si trova a Roma. Ovviamente con le nuove tecnologie, i concerti verranno eseguiti in ‘streaming’… sebbene non sia la stessa cosa, pur di non eliminare i Festival che durano da molti anni”.”.
La musica può essere una terapia, cosa ne pensate? “Dipende dalla tipologia di musica, ma c’è proprio un percorso che viene utilizzato con gli strumenti a percussione che aiuta molto la psiche“.
Il mondo della musica è in crisi, ma voi non vi arrendete e passato il peggio suonerete con maggior vigore… “Principalmente vogliamo provare a suonare all’estero e, nello specifico, nel nord Europa dove ci attendono numerose manifestazioni musicali che torneranno in voga dopo la pandemia. Inoltre abbiamo intenzione di terminare il nostro corso di studi e fondare un centro di percussioni, promuovendo e lanciando giovani compositori. Non si tratta di una comunissima scuola di musica perché il nostro progetto richiede un lavoro molto complesso che non può essere frainteso e accostato con troppa facilità al concetto di corsi di musica elementari“.
Perché avete deciso di aderire al disegno di Luciano Marcuccilli ed alla sua web tv? “Perché ci interessava il progetto che ci ha proposto Luciano. Trovo molto interessante la Wim Tv, e, per noi si tratta di una grande e prestigiosa vetrina”.
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni