(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
27 Novembre 2020 – Venerdì – 34a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 21,29-33
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Parola del giorno: ‘Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno’
Gesù non provoca i suo discepoli ad indovinare chi può resistere di più, se il mondo o le sue parole, ma offre un invito a riflettere ai discepoli e agli ascoltatori del suo tempo, ma anche a noi oggi e a chiunque voglia mettersi in contatto e in ascolto della sua persona, che, in questo caso, fa un tutt’uno con le sue parole, il cui potere e durata è assai più forte e più lunga di tutto il mondo, che qui viene significato dall’espressione cielo e terra. In questo modo Gesù la sfida la lancia per davvero ai discepoli e a tutti – noi compresi – ed è quella di fidarsi della sua parola più che della paura che ci prende nell’udire degli sconvolgimenti che sono stati annunciati. Ed è chiaro – e lo affida alla nostra fede – che ad averla vinta saranno le sue parole.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani