(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
5 Dicembre 2020 – Sabato – 1a settimana di Avvento – Vangelo del giorno: Mt 9,35-38; 10,1.6-8
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del giorno: ‘Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite’
È un messaggio che ritorna nel vangelo come un ritornello. E allora, interroghiamoci: che cosa vede Gesù in quella folla al punto da intenerirsi così tanto e, questa volta, fino a coinvolgere i discepoli che lo seguono e lo stanno ascoltando? Eh, sì, perché la compassione non è una cosa astratta, ma un sentimento che ti prende dentro proprio quando vedi qualcosa di particolare che attira, non solo l’attenzione, ma la riflessione e i moti delle viscere e del cuore. Facile rispondere: in tutti Gesù vede dei fratelli, e in ciascuno vede ciò che vede il Padre suo. Anzi, di più: lo vede mentre intanto gli si muovono le viscere guidate dall’Amore. E proprio questa è la ragione per la quale coinvolge i suoi discepoli e li sensibilizza, facendo sì che il suo messaggio arrivi fino a noi.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani