(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
4 Gennaio 2021 – Lunedì – prima dell’Epifania – Vangelo del giorno: Gv 1,35-42
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che aveva udito le parole di Giovanni e lo aveva seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Parola del giorno: “Che cosa cercate?”
La domanda di Gesù non ci sorprende: l’abbiamo ascoltata e ripetuta tante volte, in occasione di ritiri ma anche per la meditazione personale. E, da quanto poi, con gli anni, di lui abbiamo appreso non ci sorprende neppure che, a quei due discepoli, che hanno lasciato il loro rabbi per seguirlo, sia Gesù stesso a porre per primo la domanda. Abbiamo imparato che Dio ci precede sempre nell’iniziativa che può condurre al bene. Ci meraviglia, invece – ma non troppo –
che i due, alla sua domanda: “Che cosa cercate?”, manifestino non la voglia di conoscere qualcosa bensì lui, e senza batter ciglio, gli chiedono: “Rabbì, dove dimori?”. Tanto che Gesù risponde prontamente: “Venite e vedrete”. Sappiamo che rimasero con lui diventando suoi discepoli, aprendo, in questo modo, la strada a tanti altri.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani