(Sopra e in anteprima, la cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi
nel cortile del Liceo Classico V. Simoncelli)
nel cortile del Liceo Classico V. Simoncelli)
Nei giorni scorsi, all’interno del cortile del Liceo Classico Vincenzo Simoncelli di Sora, si è svolta una cerimonia tesa a rafforzare i rapporti tra gli alunni delle classi prime e gli studenti delle quinte, attraverso il Progetto “Un tutor per amico” , prevedendo l’assegnazione degli alunni più grandicelli in veste di “tutor” delle rispettive matricole.
L’evento, coordinato dalle docenti della Commissione Orientamento, le quali hanno provveduto affinché gli studenti delle sezioni A e B si disponessero, distanziati, in file parallele, è stato introdotto da un significativo discorso del rappresentante d’istituto Federico Sarrecchia, circa l’importanza dell’Istituto, non solamente da un punto di vista didattico, ma soprattutto relazionale ed umano.
Il privilegio di accompagnarlo in questa avventura è toccato all’allieva della classe 5^B Gaia Petricca, la quale ha spiegato: “Prendendo spunto e facendo tesoro delle parole del mio compagno di scuola ho augurato buona fortuna ad un gruppo di matricole intimorite e, la contempo meravigliate di ricevere tanta attenzione, in un periodo in cui è quasi scontato dimenticare cosa significhi l’empatia”.
“Nel mio discorso – ha proseguito Gaia – teso a sottolineare la bellezza (spesso nascosta) del Liceo Classico, ho voluto soprattutto evidenziare che, l’importanza di questa scuola, si riflette, in realtà, nel nostro modo di viverla e di vivere, in generale, la vita. A dare ancora più valore alle mie parole, ha contribuito l’effettiva assegnazione dei tutor: ogni alunno della classe quinta è stato chiamato ed assegnato alla propria matricola, dopo averle regalato un libro (generosamente offerto dalla biblioteca del liceo) ed essere stato immortalato in una foto che, spero, riuscirà a fissare quegli istanti per sempre ed a ricordarci, con il tempo, che siamo stati in grado di vedere la luce anche in un periodo tanto buio, ed a colorarlo con tutti i nostri sorrisi“.
Gaia ha poi concluso il suo intervento ricordando: “Gli insegnanti dicono che siamo noi a dover aiutare gli studenti più piccoli ogni volta si trovino in difficoltà, ma mentre (più coraggiosamente di quanto credessi) ero intenta a parlare loro, mi rendevo conto che erano proprio quegli sguardi timidi a darmi la forza di continuare ad illustrare il progetto. Ci sarebbe da chiedersi quanto sia struggente l’amore… Provate a parlarne con chi sa quanto Saffo abbia sofferto per non essere apprezzata dall’amato a causa del suo aspetto fisico; oppure se la tristezza si traduca sempre in pessimismo… è sufficiente confrontarsi con chi ha studiato quanto Leopardi ne abbia fatto, in realtà, un punto di forza. Per quanti ritengono angosciante il periodo di distanze forzate, che subiamo quotidianamente, sarà esaustivo ammirare chi, in una soleggiata giornata di febbraio ha tentato di accorciarle. Il Liceo Classico è la mia ricchezza ed è la bellezza di una scuola che farà sempre parte di me“.
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni
Direttore de: Sora e Dintorni