(Sopra, il consigliere regionale Alessandro Capriccioli e la consigliera regionale del M5S,
Gaia Pernarella; in anteprima il logo della Regione Lazio)
“La trasparenza delle informazioni sul ciclo dei rifiuti è uno strumento indispensabile per i cittadini e per coloro che si occupano di tali tematiche, per conoscere e comprendere il funzionamento di un sistema che rientra tra i servizi pubblici e che, pertanto, presuppone la limpidezza di tutti i passaggi. Come Movimento 5 Stelle riteniamo fondamentale rendere pubblici e di immediata consultazione i dati relativi ad un ambito che, negli ultimi anni, è diventato sempre più di maggior interesse. Abbiamo accolto con positività la Proposta di Legge presentata dal consigliere Alessandro Capriccioli per l’istituzione di una Anagrafe Pubblica di Rifiuti. Abbiamo tuttavia riscontrato, da parte della maggioranza in Aula consiliare, un diniego a dare, con questa norma, un vero segnale innovativo ad una regione massacrata dalla problematica dei rifiuti ed una chiusura ad un dibattito che andasse oltre l’approvazione di un atto dovuto. Da qui il nostro voto di astensione ad una legge con la quale, ancora una volta, si è persa un’importante occasione”.
La dichiarazione è del gruppo del M5S alla Regione Lazio, a proposito della Proposta di Legge discussa oggi nel Consiglio Regionale.
“Stiamo parlando di dati ambientali che sono già accessibili a tutti, senza obbligo di motivazione – ha affermato la consigliera Gaia Pernarella – ma che necessitano di una richiesta formale per poter essere consultati. Con la legge, in oggetto, che prevede la creazione di un portale ‘ad hoc’, chiunque potrà avere la possibilità di conoscere quali sono gli impianti esistenti, la relativa capacità di smaltimento, le autorizzazioni, tutti dati di fatto già reperibili sul sito della Regione. Peccato però che non si sia voluto dare una svolta, pubblicando, ad esempio, i verbali dei controlli effettuati da Arpa, ed il Consiglio non abbia approvato i nostri emendamenti tesi a rendere pubblici, non solo i dati quantitativi ma anche quelli qualitativi e distinti per tipologia di materiale, stoccaggio e destinazione e divisi per codici Cer. La pubblicazione dei Modelli Unici Ambientali prodotti dai Comuni, avrebbe di fatto, rappresentato la differenza per avviare un percorso di conoscenza capillare a favore dei cittadini, i quali avrebbero potuto rendersi conto di come vengono spesi i soldi delle loro Tari. In egual modo non si è voluta rendere pubblica l’anagrafica completa dei soggetti che conferiscono in discarica e le quantità conferite da ogni singola azienda, né i dati i relativi alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o di quegli impianti che trasportano eco-balle al di fuori del territorio nazionale”.
“I nostri emendamenti erano diretti a svecchiare un settore e a dare slancio ad una trasparenza ancora maggiore, incidendo sulla responsabilità di chi produce, di chi gestisce e di chi controlla. Indubbia la bontà della legge, qualche dubbio in più sulla volontà reale della politica, di cambiare paradigma” – ha concluso il suo intervento, Gaia Pernarella.
Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura