(Sopra i consiglieri pentastellati, Loreto Marcelli e Valentina Corrado;
in anteprima il Palazzo della Regione Lazio ubicata in via della Pisana)
“Quanto più riusciremo a garantire, con il Piano vaccinale, un servizio di prossimità, soprattutto per le persone anziane, tanto più lo sforzo che stiamo compiendo per immunizzare la popolazione, potrà dirsi veramente performante. Se tutte le operazioni sanitarie sono più efficaci se contigue, ancor più nella gestione della pandemia vanno messe in campo tutte le soluzioni possibili per facilitare l’afflusso nei centri vaccinali delle persone che hanno difficoltà negli spostamenti”.
E’ quanto ribadito da Loreto Marcelli, consigliere regionale M5S e vice presidente della Commissione Sanità nel corso della seduta tenuta nei giorni scorsi, nella quale è intervenuto l’assessore Alessio D’Amato per un aggiornamento sul Piano vaccinale della Regione Lazio.
“I punti di vaccino vanno dislocati sul territorio con il maggior decentramento possibile – ha sostenuto Marcelli – per facilitare, in particolar modo gli over 80, che molto spesso soffrono il problema degli spostamenti. Ancora meglio, se, con il potenziamento delle Uscar si potesse implementare la vaccinazione a domicilio. Sempre per lo stesso motivo, bisogna prevedere apposite strutture ‘in loco’ per evitare che la problematicità dei trasferimenti o il tempo avverso, possano scoraggiare i cittadini a sottoporsi al vaccino. Su tale punto sono soddisfatto della sintonia con l’Assessore Alessio D’Amato che ha garantito per Ponza e Ventotene strutture dedicate. L’utilizzo altresì dei medici di famiglia nelle strutture ospedaliere o territoriali, sarebbe di grande aiuto per accelerare il piano di somministrazione“.
“Sebbene quando si parla di salute dovrebbe essere superata ogni categorizzazione – ha affermato la consigliera M5S, Valentina Corrado – una particolare attenzione è d’obbligo verso coloro che sono più fragili o maggiormente esposti a rischio contagio. Pertanto la richiesta di estendere, fin da ora, la vaccinazione agli studenti tirocinanti di medicina e chirurgia, ai detenuti e al personale di polizia penitenziaria, nonché ai malati cronici dovrebbe essere esaudita e rappresentare una priorità. In riferimento agli studenti, per i quali il tirocinio è obbligatorio, abbiamo depositato una mozione e, il nostro impegno, sarà quello di monitorare che la risposta positiva ricevuta dall’Assessore in Commissione trovi attuazione negli Atenei della nostra regione. Nel secondo caso siamo di fronte a persone che hanno diritto ad avere pari dignità e che stanno vivendo, da ormai un anno, una situazione di particolare tensione dovuta alla condizione che impedisce loro di usufruire dei permessi di uscita, che le ha viste private della didattica a distanza lì dove era stata iniziata un’attività di studio e che, in alcuni casi, come il complesso di Rebibbia, vengono collocate, in caso di infezione, in aree del carcere che erano state dismesse. Nel terzo caso, infine, si fa riferimento ad una condizione di fragilità conclamate di persone che, se esposte al Covid, potrebbe essere fatale”.
“Abbiamo espresso le nostre perplessità e fornito dei suggerimenti all’Assessore D’Amato – concludono i consiglieri pentastellati – con spirito propositivo e costruttivo, perché ora abbiamo tutti un obiettivo comune: superare prima possibile questo devastante momento storico che deve vederci tutti in prima linea”.
Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura