(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
24 Febbraio 2021- Mercoledì – 1a settimana di quaresima – Vangelo del giorno: Lc 11,29-32
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del giorno: “Questa generazione è una generazione malvagia”
Se lo dice Gesù, non possiamo metterlo in dubbio. Lui sa bene quel che dice e dalla sua bocca esce solo verità. Si tratterà allora non soltanto di credere alla sua parola, ma di correre ai ripari perché quello che afferma non vale solamente per gli ascoltatori del suo tempo: la sua parola è viva oggi ed è vera sempre. Non soltanto perché si è sempre pronti a chiedere – e talvolta anche a pretendere dei segni – ma anche perché, essendo noi chiamati a testimoniare il segno della sua risurrezione – che di quello di Giona è di gran lunga superiore – ci sentiamo inadeguati davanti al compito affidatoci, quando addirittura non ci capita di lasciarci prendere dal dubbio.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani