(Sopra, il consigliere regionale del M5S Lazio, Dott. Loreto Marcelli;
in anteprima il logo della Regione Lazio)
“L’installazione di un nuovo biodigestore (stazione di riciclaggio dei rifiuti ndc) nel territorio di Frosinone, senza peraltro avere il parere della Asl e senza i dati sulle emissioni che un impianto di tal sorta potrebbe generare, è un altro colpo di mannaia per un territorio già fortemente sottoposto ad un forte inquinamento ambientale“. La dichiarazione è del consigliere regionale pentastellato, Loreto Marcelli.
Marcelli ha poi aggiunto: “Inoltre, se autorizzato, l’impianto dovrebbe sorgere su una delle poche zone archeologiche rimaste e, a ridosso del Sito di Interesse Nazionale “Bacino del Fiume Sacco” per il quale, la Regione Lazio, ha dato avvio ad un programma di riqualificazione per la riconversione tecnologica degli impianti inquinanti, oltre che l’abbattimento futuro degli impatti ambientali“.
Marcelli ancora nella sua nota ha precisato: “C’è bisogno di risposte e di chiarezza: per tale ragione ho presentato un’Interrogazione per chiedere alla Giunta Regionale quale sia l’orientamento in merito alla proposta progettuale presentata nel dicembre 2019 e se, tale proposta, sia coerente con gli indirizzi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e se si possa dare mandato alla Direzione competente, per effettuare un esame particolarmente rigoroso sulle emissioni odorigene, tenendo conto anche che, a poca distanza, sorgono delle abitazioni“.
Marcelli ha poi continuato il suo intervento sottolineando: “Già alcuni mesi fa, Ilaria Fontana, Sottosegretaria di Stato al Ministero della Transizione Ecologica, da parlamentare aveva presentato un’interrogazione al ministro dei Beni Culturali per valutare maggiori indagini geologiche sull’area di progetto, vista l’alta probabilità di trovare resti, emersa nelle indagini geologiche preliminari”.
“La proposta progettuale – ha detto Marcelli- ad oggi, è ancora all’esame della Conferenza dei Servizi che, dopo aver acquisito tutti i pareri, dovrà procedere all’emanazione della Valutazione di Impatto Ambientale. Pareri che sono arrivati in maniera contraria dal Comune di Frosinone e dalla Soprintendenza di Rieti-Latina-Frosinone. Ma, più di tutto, manca il parere della Asl territorialmente competente, fondamentale per l’elevato rischio di emissioni che l’impianto potrebbe produrre, in una zona che ha visto fin troppe alterazioni dell’ambiente naturale”.
“Mi auguro – ha concluso Marcelli – che la Regione Lazio, possa dare al più presto risposte ai tanti dubbi che ha suscitato la proposta di installare un impianto che dovrebbe trattare una quantità di rifiuti dieci volte superiore al fabbisogno di Frosinone”.
Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura