(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
11 Marzo 2021 – Giovedì – 3a settimana di quaresima – Vangelo del giorno: Lc 11,14-23
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Parola del giorno: “…per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.”
Gesù è sempre pronto a rispondere alle domande da chiunque gli vengano poste, ma quando trova che, ciò, sia frutto di furbizia o di cattiveria, non si lascia ingannare e risponde come meritano. L’accusa, che in questo caso, gli rivolgono, dopo aver assistito alla liberazione di un uomo muto dal demonio che lo possedeva, è davvero grave ma Gesù non si cura di difendere se stesso, bensì piuttosto, di aiutarli a ragionare e a comprendere, da soli, la gravità dell’accusa che gli hanno fatto.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani