(In anteprima. il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
27 Marzo 2021- Sabato – 5a settimana di quaresima – Vangelo del giorno: Gv 11,45-56
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Lazzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
Parola del giorno: “…profetizzò che Gesù doveva morire….per riunire insieme i figli di Dio”
La risurrezione di Lazzaro ha costituito il tocco finale per la vita di Gesù. I capi dei giudei e i farisei infatti, temendo che, di tal passo, tutti potessero schierarsi dalla parte di Gesù – cosa che, secondo loro, avrebbe potuto provocare una brutta reazione da parte dei romani – si riuniscono in consiglio e prendono la, più volte già pensata, decisione di ucciderlo. Elemento determinante in tal senso fu il parere di Caifa, sommo sacerdote in quell’anno, il quale manifestò, davanti a tutti, il suo pensiero, che, a cose avvenute, risulterà come una vera profezia che Gesù -l’evangelista lo conferma – sarebbe dovuto morire per il popolo, non soltanto quello di Israele, e per riunire i figli di Dio che erano dispersi.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani