(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
26 Aprile 2021 – Lunedì – 4a settimana di Pasqua – Vangelo del giorno: Gv10,1-10
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Parola del giorno: “le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce”
Insiste molto Gesù sul legame particolare che vige tra le sue pecore e lui, che non si esaurisce sulla pura conoscenza ma si esprime in un rapporto che va oltre il timbro della voce – che pure son pronte a riconoscere fra tante – ma comporta, da parte loro, la fiducia e la sequela pronta e incondizionata. Ciò che, però, più risalta dalle sue parole, è proprio l’atteggiamento del pastore che, per esse, ha investito tutta la sua vita: le chiama una ad una, le fa uscire dal recinto e poi si mette avanti per condurle ai pascoli tranquilli e difenderle da possibili pericoli imprevisti. Insomma, le ama e per esse è pronto a dare la sua vita, a differenza dei guardiani o dei mercenari che – questi ultimi soprattutto – all’arrivo del pericolo le abbandonano e si mettono al sicuro. E le pecore tutto questo lo capiscono ed è per tale ragione che lo seguono.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani