(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
29 Aprile 2021 – Giovedì – Santa Caterina da Siena- Vangelo del giorno: Mt 11,25-30
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del giorno: “imparate da me, che sono mite e umile di cuore …”
L’invito sembra posto lì a chiudere un discorso, mentre invece, dal contesto, si coglie anche la volontà di lasciarlo aperto, anzi di spalancarlo. Gesù, che ha appena ringraziato il Padre per la sua scelta di rivelare ai piccoli quelle cose che tiene nascoste ai sapienti e ai dotti, ora apre se stesso con la promessa di offerta di ristoro a tutti coloro che sono affaticati e oppressi, e, dunque di esso, sentono il bisogno. Di mezzo c’è la sua doppia rivelazione da parte di Gesù di essere conosciuto profondamente dal Padre suo, e di essere l’unico che veramente può vantare di avere del Padre una conoscenza piena che ora, lui, deve e vuole rivelare. L’invito qui riportato: “imparate da me, che sono mite ed umile di cuore” oltre al ristoro offre anche l’indirizzo giusto. Aspetta solo la scelta di provare.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani