(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
21 Luglio 2021 – Mercoledì – 16a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 13,1-9
Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla ed egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Parola del giorno: “Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono”
La semina è necessaria ma rimane sempre una operazione a rischio. Oggi ci sono tecniche e macchine sofisticate capaci di mettere ogni seme al posto giusto, ma al tempo di Gesù, quando il seminatore, dopo aver preparato il terreno, spargeva la semente, poteva capitare che, di essa, qualche grano finisse fuori posto. La cosa interessante è, che il Seminatore Dio, ancora oggi è rimasto legato a quel metodo più semplice e anche più generoso, spargendo la semente dappertutto. Toccherà a chi la accoglie, farsi trovare pronto e adoperarsi per portare frutto abbondante. Perché il rischio, che qualche chicco finisca per diventare …pasto degli uccelli, è sempre in agguato.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani