(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
3 Settembre 2021 – Venerdì – 22a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 5,33-39
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi, che beve il vino vecchio, desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Parola del giorno: “Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi”
Se pensiamo che per Gesù quegli otri sono gli uomini non c’è molto da immaginare, ma soltanto da eseguire. La novità di Gesù comporta anche che lui offra vino nuovo e vestito nuovo. Non a caso l’abito ed il vino sono elementi indispensabili per rendere gioioso il banchetto delle nozze. Rispetto al dono dello Spirito – ossia la novità portata da Gesù – il digiuno dei discepoli di Giovanni è cosa vecchia e non serve per la festa, come pure – e ancora oggi ci si tiene – per la festa delle nozze il vestito dev’esser nuovo. E se il vestito richiama il corpo, mentre il vino richiama lo spirito, l’uomo nuovo che è guidato dallo Spirito – in questo caso dalla presenza e dall’amore di Gesù – è l’otre giusto per contenere tutto quello che Gesù sta loro offrendo ed aprirsi come risposta generosa e gioiosa all’amore ricevuto.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani