Posta Fibreno / Il ‘painter’ Rocco Alonzi diventa benzinaio della Star Oil

Rocco Alonzi pistola benzina    Rocco Alonzi retrobottega 1

(Sopra, il ‘painter-benzinaio’ Rocco Alonzi alle prese con un… ‘pieno’ di carburante, quindi ritratto nel suo ufficio vicino al disegno di una Fiat 126;
in anteprima, la ‘vespetta’ del 1963 e il retrobottega degli impianti) 

Sprizza di gioia da tutti i pori, l’inventore della cronopittura, l’artista per ‘antonomasiaRocco Alonzi, nato a Sora il 21 agosto 1971, ma sposato a Posta Fibreno con Lina Ferri. Scopriamo perché…

Rocco, prima eri tutto cucine e tele, adesso sei un benzinaio oltre che un pittore… Qual è la differenza?La differenza sta nella felicità. Quando sei felice hai tutte le porte aperte. Non importa essere muratore, benzinaio, artista… l’unica cosa che unisce il tutto è la felicità e la voglia di trasmettere agli altri quello che sei in quel momento”.

Fondamentale il pensionamento del tuo predecessore, e, naturalmente la buona parola della tua consorte?Questo impianto di rifornimento carburante è sorto 65 anni fa grazie a Rosario, il nonno di mia moglie. A Loreto Pantano che mi ha preceduto e che ha lasciato perché ha raggiunto l’età pensionabile, non voglio dire tante parole, ma soltanto: grazie San Loreto. È una persona squisita che ha avuto tanta pazienza, infatti mi ha sopportato per circa quindici giorni per insegnarmi i primi rudimenti del mestiere dai quali non si può prescindere”.

Hai traslocato il tuo laboratorio di pittura nel retrobottega degli impianti di benzina… un’altra trovata geniale…Sì hai perfettamente ragione, tant’è che, in questi giorni, ho avuto richieste di amici di Frosinone, Avezzano ed Isola del Liri, che vogliono raggiungermi  ed esporre nei locali della ‘Star Oil Vintage’. Ne approfitto per annunciare che, la prima mostra organizzata da Guido Gabriele, si terrà ad ottobre, nello spiazzale antistante il mio ufficio, e si chiamerà: ‘Un pieno d’arte’ “.

Forse un po’di stress i primi tempi, devi abituarti agli orari, ma ce la farai, del resto sei ancora giovane e, di strada da percorrere ce n’è ancora tanta…Mi sveglio presto e, la mattina mi alzo alle 7.00 e poi vado a correre. L’unica cosa che mi fa paura, è scoprire il mondo dei motori, perché ho una Vespetta del 1963 qui con me, ma non la so guidare. Però imparerò”.

Sei stato accolto benevolmente dagli abitanti dei paesi limitrofi… immagino… “Voglio ringraziare tutti i cittadini di Posta Fibreno i quali, in questa settimana, si sono riversati…’in massa’ nel largario della ‘Star Oil Vintage’: c’era sia chi mi voleva conoscere, sia chi, già mi conosceva. È intervenuta inoltre tanta gente che ama l’arte, ed ha appreso che, nel retrobottega, ho allestito una piccola mostra… dal parroco, al sindaco, sono venuti tutti, anche… i giornalisti”.

Qual è il consiglio che dai a tutti gli artisti, in particolare i pittori, per poter assecondare in tranquillità la loro passione?Sono trent’anni che dipingo ed ho esposto sia al nord a Milano, sia al sud in Sicilia, a Messina, e persino nella Cantina sociale a Sora. Suggerisco loro, di avere coraggio e di non farsi mai illusioni nella vita, perché anche a me, a tratti, è capitato di sentirmi un personaggio famoso, e di montarmi la testa… ma, subito dopo, sono tornato con i piedi per terra… Quindi non ho bisogno della signora delle pulizie, perché sono umile e disponibile e non penso minimamente di aver esposto in Corso Brera, 7, nella città del Duomo”.

Un piccolo riassunto inerente il tuo curriculum… quando hai tenuto l’ultima mostra di quadri e quali sono stati il primo e l’ultimo riconoscimento ricevuti?L’ultima mostra l’ho inaugurata a luglio ed è ancora visitabile ad Isola del Liri nei locali di Aqvaliri, e s’intitola: ‘Alonzi Urban Wild’. L’ultimo riconoscimento che ho ricevuto è stato il tuo invito a rilasciare un’intervista. Il primo invece, l’ho ottenuto nel 1988 salendo sul podio più alto, in occasione di un’estemporanea di pittura a Sperlonga… e da lì è partita tutta la mia avventura artistica. Ma anche nella scuola media Giuseppe Mazzini di Sora, mi sono messo in luce con un ritratto di Camillo Benso ‘Conte di Cavour’ che i professori hanno voluto, a tutti i costi, incorniciare. Per il resto, sono un pittore autodidatta. Dulcis in fundo: i petrolieri mi hanno mandato un messaggio: ‘Rocco Alonzi Super-Star Oil’ e, mi congedo inviando un saluto ‘magico’ e ‘speciale’ a mia figlia Viola… colore della mia vita”.

Ad maiora ‘mitico’ Rocco Alonzi…

Gilberto Farina
Direttore de: ‘Sora e Dintorni’; soraedintorni.it

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