(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
24 Settembre 2021 – Venerdì – 25a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 9,18-22
Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del giorno: “Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare.”
La domanda su di sé oggi è Gesù a porsela. Non per se stesso, naturalmente, perché conosce bene sia la sua identità che la missione affidatagli dal Padre; ma per la gente che lo segue, e, in particolare proprio per i discepoli che, pur stando continuamente insieme a lui, non hanno ancora ben capito né l’una né l’altra cosa. E poi fa bene a tutti ri-centrare continuamente l’obiettivo anche, anzi soprattutto, sulle cose importanti ed essenziali. È interessante che l’evangelista Luca contestualizzi l’episodio in un luogo solitario e in un momento particolare: mentre Gesù si trovava in preghiera. Al di là della risposta che daranno alla domanda, Gesù insegna loro che, la preghiera in solitudine, è il luogo giusto per trovare la risposta alle domande importanti che impegnano la vita.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani