(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
11 Ottobre 2021 – Lunedì – 28a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 11,29-32
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del giorno: “…gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione …”
Sotto lo sguardo e l’attenzione di Gesù c’è una “generazione”. Quella del suo tempo, naturalmente; ma essendo la sua parola aperta anche al futuro non dev’essere difficile vederci anche la nostra e quella di ogni tempo. Ciò che Gesù lamenta – ed è per questo che considera ‘malvagia’ quella sua – è che, per credere, si aspetta da lui un segno che, però – lo dice subito – non le sarà dato. Perché se la fede vera è quella che si basa sulla parola allora – dice ancora – i segni già ci sono. Ne cita due: quello di Giona, alla cui predicazione tutta Ninive si convertì e quello della Regina del Sud che partì da lontano per andare ad incontrare e ascoltare Salomone. E saranno proprio loro, i Niniviti, con la loro fede che sorprese anche Giona che pensava che non lo avrebbero accolto e li vedeva già distrutti, lo specchio davanti al quale si vergogneranno.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani