(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
13 Novembre 2021 – Sabato – 32a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 18,1-8
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del giorno: “E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?”
Tra la giustizia umana e quella divina non c’è paragone. E se anche si fosse, sulla stessa lunghezza d’onda la distanza è abissale. Eppure Gesù, per dare il suo insegnamento, aggancia il Padre suo – infinitamente giusto – alla storia di un giudice disonesto ‘convertito’dall’accorata ed insistente richiesta di una vedova, che a lui si rivolge per chiedere giustizia. È più che certo Gesù stesso, venuto nel mondo in piena comunione con il Padre e con lo Spirito per portare la salvezza, sia stato vittima di ingiustizia e Dio stesso la farà ai suoi eletti nella forma più giusta, ma qui vuole farci conoscere, perché la esercitiamo, la potenza di quell’arma infallibile per ottenere ogni cosa che è la preghiera fatta con insistenza sostenuta dalla fede.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani