(Sopra, la segretaria generale dello Spi Cgil, Beatrice Moretti;
in evidenza il logo dello Spi Cgil)
È stato attivato nei giorni scorsi, un nuovo servizio nelle province di Frosinone e di Latina da parte dello Spi Cgil, che si articola in ben 8 sportelli territoriali che fanno riferimento alle 6 leghe Spi Cgil del Comprensorio.
L’inaugurazione dello sportello sociale nella sede Spi Cgil di Formia, in piazza della Vittoria, ha fatto da apripista, e la prosecuzione prevede un fitto calendario di progressiva attivazione nelle altre sedi provinciali.
Lo sportello sociale è un servizio completamente nuovo che si basa sull’ attività di accoglienza, ascolto, orientamento e consulenza ai cittadini fondamentalmente sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari in provincia di Latina e di Frosinone.
Inserito nell’ambito di un progetto politico ben più ampio, elaborato dalla Cgil e dallo Spi Cgil di Roma e Lazio, lo Sportello sociale garantisce ai cittadini una porta unica di accesso alle informazioni e ai servizi socio-sanitari, prendendo in carico le persone e le loro famiglie perché si possano rendere esigibili i loro diritti, rispondendo alla necessità di dare una risposta a quei bisogni spesso inespressi che riguardano necessità ed esigenze in particolare della popolazione anziana.
Tema fondamentale dello sportello sociale è l’area della mancanza di autosufficienza e le modalità di accesso ai relativi servizi, informando sui loro diritti le persone in condizione di fragilità e accompagnandole nelle loro richieste agli Enti che erogano i servizi di cui hanno bisogno.
“In ciascuno degli 8 sportelli sociali che lo Spi Cgil sta attivando in provincia di Frosinone e di Latina opererà un nostro collaboratore appositamente formato per essere in grado di ascoltare e soprattutto di interpretare i bisogni delle persone” – dichiara Beatrice Moretti, Segretaria Generale dello Spi Cgil di Frosinone Latina. “Se è necessario – prosegue la segretaria – gli interessati vengono indirizzati al Patronato Inca, al Caaf, all’Ufficio Vertenze, alle Associazioni Convenzionate , come Auser, Sunia e Federconsumatori, oppure si provvede a sollecitare le istituzioni pubbliche del territorio (Comune, Asl, Distretto sociosanitario, etc.) affinché diano riscontro alle diverse richieste dei cittadini”.
“Lo sportello sociale potrebbe essere sinteticamente rappresentato anche come quel luogo fisico, libero e gratuito, dove si raccoglie la domanda sociale su cui costruire le vertenze e le iniziative negoziali proprie della contrattazione sociale territoriale attraverso diverse aree di intervento che fanno riferimento agli ambiti delle politiche sociali, della sanità e della disabilità e non autosufficienza” – precisa Beatrice Moretti.
Quest’ultima, intravede nel nuovo servizio la possibilità di diventare un osservatorio privilegiato sulla realtà territoriale, un vero e proprio centro di lettura dei bisogni sociali dei singoli e delle famiglie che vivono nelle province di Frosinone e di Latina.
Lo Spi Cgil ha messo in campo un progetto molto importante, perché ambisce a rispondere in modo concreto e propositivo alle sfide e alle opportunità che si presentano con una popolazione che invecchia, che ha diritto di poter accedere in modo rapido e semplificato ai diversi servizi di cui ha bisogno.
Beatrice Moretti
Gilberto Farina