(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
8 Marzo 2022 – Martedì – 1a settimana di quaresima – Vangelo del giorno: Mt 6,7-15
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del giorno: “… venga il tuo regno”
Per aiutarli a non sprecar parole nella preghiera, Gesù stesso insegna ai suoi discepoli quelle da usare. Poche, ma essenziali, indirizzate al Padre e provenienti dal cuore dei figli miranti – ancor prima che a presentare richieste personali, anzi per tutti perché ci fa parlare al plurale – a dargli onore e gloria e disporsi a fare, con il suo aiuto, la sua volontà, che è il cuore di tutta la preghiera. Soltanto dopo vengono le richieste a nostro beneficio, presentate cuore a cuore una ad una, ma con l’intento di abbracciare tutte, le nostre e di tutti, senza trascurare nulla e nessuno. Ciò che ancor più importa, però, è che si stabilisca un dialogo profondo figlio-Padre che prima di ogni cosa faccia crescere l’esperienza di figliolanza e di fraternità. Con questi sentimenti preghiamo fiduciosi:
Padre nostro…
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani