(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
8 Maggio 2022 – 4a Domenica di Pasqua – C – Vangelo del giorno: Gv 10,27-30
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del giorno: “Io e il Padre siamo una cosa sola”
L’affermazione è forte, e, quanto a verità, non fa una piega. Solo che, nel contesto in cui vien posta, va spiegata. Infatti, Gesù non mira tanto a creare identità tra lui e il Padre – per quanto essa possa essere assicurata con certezza – bensì a dare rinforzo alle altre affermazioni che ha già fatte. Il rapporto tra lui e le sue pecore, fatto di conoscenza e di sequela è particolare; ma ancor più lo è quello tra le pecore e il Padre. Perché, se è da lui che Gesù le ha ricevute – e lui è più forte di tutti – se anche dovessero riuscire a strapparle dalla mano di Gesù – il che è assai improbabile -diventa impossibile per il fatto che Gesù e il Padre sono una cosa sola.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani