(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
18 Maggio 2022 – Mercoledì – 5a settimana di Pasqua – Vangelo del giorno: Gv 15,1-8
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del giorno: “… senza di me non potete far nulla”
La metafora di Gesù è molto chiara: i tralci staccati dalla vite non possono dare frutti. Per cui, fuori di metafora, per portare i frutti che Dio da noi si aspetta, dobbiamo rimanere uniti a perché è la nostra vita. Gesù però va oltre: non si accontenta che portiamo frutti, ma ci assicura anche che, se rimaniamo in lui, di frutti ne porteremo tanti e, nello stesso tempo, ci mette in guardia
che, però, senza di lui non possiamo nulla.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani