(In evidenza, il scerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania
di Alvito, don Alberto Mariani)
13 Settembre 2022 – Martedì –
24a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 7,11-17
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Parola del giorno: “Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio”
Di cosa hanno paura i seguaci di Gesù in quel momento? Non di Gesù, di certo, che non ha mai fatto nulla per suscitar timore, e neppure del morto che si alza: un ragazzo che era morto e torna in vita al comando di Gesù che lo restituisce alla madre non può essere temuto. Ma qui non si tratta di paura, bensì di meraviglia davanti a una sorpresa tanto grande e inimmaginabile. E si capisce dal fatto che nessuno fugge, ma tutti si mettono a glorificare Dio per l’accaduto. E, al di là di ogni altra considerazione, è la miglior cosa che si possa e si debba fare.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani